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Cosa significa otaku?

Bambino che gioca ai videogiochi

A differenza dell’Occidente, dove il fenomeno degli otaku è stato ampiamente accettato, in Giappone vigono tuttora dei pregiudizi.

Il termine otaku ha iniziato a entrare nel mondo occidentale, soprattutto tra coloro che amano o quantomeno seguono con abbastanza passione il genere del manga e degli anime. Ciononostante, ancora un po’ di dubbi permangono sul corretto significato da assegnargli ed è questione di un attimo incappare in luoghi comuni. Un po’ per la scarsa conoscenza in materia, un po’ per il modo in cui viene trattato da Paese a Paese, da tradizione a tradizione. Proviamo, allora, a chiarire i dubbi e a comprendere la differente presa di posizione sul tema.

  • Origine: dall’omonimo vocabolo in lingua nipponica, che significa casa.
  • Dove viene usato: per indicare una “sotto-categoria” di nerd in Occidente, per riferirsi a un “disadattato” con manie ossessive in Giappone.
  • Lingua: giapponese.
  • Diffusione: mondiale.

Il significato di otaku

Bambino che gioca ai videogiochi
Bambino che gioca ai videogiochi

Spesso si definisce tale una persona “ossessionata” da manga e anime, che vi si dedica in maniera intensiva pure attraverso il collezionismo di fumetti, action figure e abbigliamento. Tuttavia, da un semplice collezionista, si distingue per via dell’importanza data ai valori immateriali (fatti e conoscenza). Sono, infatti, contributori e partecipanti: valorizzano prodotti fatti in casa da altri come loro derivati da manga/anime e, oltre a semplici fan, sono anche intenditori, critici e autori a propria volta.

Nella terra del Sol Levante la percezione risulta diversa, paragonabile all’hikikomori, ossia colui che si isola, sviluppando una forte dipendenza dalla tv, da internet e naturalmente manga. Ciò per via di un terribile fatto di cronaca accaduto a cavallo tra il 1988 e il 1989, quando un uomo di nome Tsutomu Miyazaki, appassionato del genere, uccise quattro giovani ragazze a Saitama. Da lì ha avuto origine l’accezione negativa.

Esempi d’uso

Ecco qualche esempio d’uso in casi pratici:

“Giappone: una community per gli otaku”.

“Anime che un otaku dovrebbe vedere”.

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ultimo aggiornamento: 4 Gennaio 2022 9:20

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